Casalinga
Aveva un animo incline alla bontà, alla tenerezza, alla compassione.
Sul suo volto si vedeva costantemente un sorriso che destava simpatia e affetto.
Rosina amava che la casa fosse pulita e in ordine, si percepiva che si trattava di una povertà dignitosa.
Eurosia visse nella semplicità, nella preghiera, nel lavoro e completò la sua formazione con la lettura di libri utili e studiando la Storia Sacra.
Crebbe nel clima cristiano della famiglia; si prefisse sempre la ricerca della volontà di Dio per il suo futuro.
Fu aiutata dalla natura nel raggiungimento della sua alta virtù, ma sicuramente e soprattutto dall’intimo, costante contatto con Dio che le consentì un totale controllo e padronanza su di sé.
Con il suo sentire fine e delicato, condivise le pene, le angustie, le necessità del prossimo.
Benché si facesse tutta a tutti, la sua preferenza si volgeva a quattro categorie: i peccatori, i tribolati, gli ammalati, i poveri.
Il tempo in cui visse Eurosia fu caratterizzato da una forte crisi economica, da tanta povertà, con l'emigrazione e con le conseguenze della guerra del 1915-18; il denaro era scarso e le famiglie bisognose numerose e mamma Rosa faceva quello che poteva, non con i soldi che mancavano, ma con i prodotti dell'orto e del pollaio.