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La Carità

È la fede in Dio il motore della santità della Beata, una fede che si impasta con i problemi esistenziali che vengono vissuti come eventi di grazia anche quando esigono di essere portati, come la croce di Cristo, con spirito di obbedienza e di sacrificio.

Così la famiglia diviene una continua scuola di vita cristiana dove genitori e figli si aiutano a camminare verso il Signore con la lampada della fede accesa, alimentata dall'olio dell'amore.

La carità di mamma Rosa stupiva tutti perché, oltre a seguire la sua numerosa famiglia, riusciva a trovare il tempo di visitare le persone ammalate e sofferenti del paese.

Si conferma così che più uno vive dell'amore di Dio e più trova vie e tempo per amare gli altri.

L'apertura generosa alla vita, il coraggio di affrontare le prove con serenità e fiducia in Dio,la cura dei figli perché crescano nella fede,in umanità e amore tra loro,la generosità verso chi è nel bisogno anche se fuori della propria famiglia sono solo alcuni dei tratti caratteristici della personalità dolce e forte di mamma Rosa e che possono essere additati come modello per le famiglie cristiane.

Tratto dall' Omelia per la beatificazione di Eurosia Fabris Barban (Vicenza, Cattedrale, 6 novembre 2005, di Mons. Cesare Nosiglia)

Di tutte le cose, la più grande è la carità

Di tutte le cose, la più grande è la carità!
Chissà quante volte la pupilla dell’occhio della nostra Beata Mamma Rosa si sarà soffermata nel silenzio della notte, alla luce fioca di una candela, nello scrutare il significato recondito di questa frase inserita dall’Apostolo Paolo nella sua prima Lettera ai Corinti (13,13). L’esercizio della carità, che di noi dice l’essere creati a immagine e somiglianza di Dio amore, si declinò nella Beata di Marola in due modi: in un fervido amore alla Chiesa e, in specie, ai sacerdoti per cui a giusto titolo viene venerata come «Mamma Sacerdotale», e, quindi, in una fattiva condivisione del proprio pane con i più poveri dei poveri. Anche in questo caso e osservando il primo versante, dobbiamo rifarci agli albori della sua esistenza.

Rosina era assidua nel frequentare la parrocchia; partecipava con profonda fede al sacrificio eucaristico e nei pomeriggi festivi alle Sacre Funzioni durante le quali il sacerdote impartiva una specifica lezione di catechesi per adulti e vi era l’Adorazione eucaristica. Assorbendo, pertanto, la propria peculiare spiritualità alla fonte che l’Eucarestia è, Mamma Rosa nutriva e comunicava un sincero e convinto amore alla Chiesa fondata da Gesù Cristo sugli Apostoli e continuata dai loro successori.

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