Demo

Donna - Moglie - Mamma

Nulla di più ovvio, nulla di più naturale per una donna che desiderare di diventare mamma: esattamente ciò che si realizzò anche nella vita di Mammarosa. Un desiderio forse acuito dal fatto che fin da bambina sperimentò il dolore di perdere la sua genitrice: un dolore che assai probabilmente le ispirò di imitare la sua mamma proprio nel compito di trasmettere la vita al maggior numero possibile di figli. In questo modo Mammarosa ha saputo coniugare in un modo meraviglioso sponsalità e maternità. Un binomio che oggi viene troppo facilmente disgiunto mentre è di origine divina: è per volontà dello stesso Creatore che l’uomo e la donna ricevono il comando di amarsi e di generare.

            In effetti, Mammarosa ebbe la fortuna di accudire prima ai due figli del marito Carlo, che era rimasto vedovo; poi ne ebbe ben nove dal suo matrimonio; infine ne adottò altre tre rimasti orfani di guerra. Ma non ne aveva ancora abbastanza: infatti, un giorno ebbe a dire: “Quanto sarei contenta di poter dire una buona parola a tanti poveri negri e convertirli! Almeno potessi prendermi qualche bambino nero con me per farlo crescere cristiano”.

            Qui si rivela una generosità straordinaria, difficilmente proponibile oggi ma pur sempre ammirevole e degna della massima considerazione, Se alla signora Rosa Fabris si è pensato di annettere, prima di ogni altro, il titolo di “mamma ” la ragione sta proprio in questo: nella sua totale dedizione al compito di trasmettere la vita. Compito ricevuto da Dio stesso e assunto liberamente e gioiosamente nel giorno del suo matrimonio.

Leggi tutto

Donna

Eurosia Fabris, nasce a Quinto vicentino in 27 settembre 1866 e dopo tre giorni fu battezzata.

Nel 1870 la famiglia si trasferisce nel vicino paese di Marola, dove Rosina trascorrerà tutta la sua vita e grazie alla sensibilità dei genitori, Rosina ebbe il privilegio di frequentare le prime due classi elementari, imparando a leggere, scrivere.

La sua vita da giovane trascorse tra le mura domestiche, aiutando in tutto la mamma, nel lavoro dei campi e nella vita parrocchiale; quindicenne insegnava il catechismo alle bambine.

Rosina amava che la casa fosse pulita e in ordine, si percepiva che si trattava di una povertà dignitosa; erano tempi di una forte crisi economica e sociale, ma Eurosia confidò sempre nell'aiuto di Dio. Secondo numerose testimonianze Rosina era bella e simpatica, tanto da attirarle addosso tante domande di matrimonio.

Beata Eurosia "Donna"

Breve apostolico di beatificazione

“La donna non può ritrovare se stessa se non donando l’amore agli altri”

(Giovanni Paolo II, Lettera apostolica Mulieris Dignitatem, n. 30).

La Venerabile Serva di Dio Eurosia Fabris, in umiltà e semplicità francescana, amò nello Spirito Santo (cf. Rm 5, 5) tutte le persone che la Provvidenza pose sul suo cammino terreno: il marito, i figli e numerosi bisognosi. Così ha seguito le orme del Divino Redentore e ha cooperato alla dilatazione del Regno di Dio nel mondo.

Questa fedele testimone del Vangelo nacque il 27 settembre 1866 a Quinto Vicentino da una famiglia cristiana che, dopo poco tempo, si trasferì a Marola. Frequentò i primi anni della scuola elementare, poi dovette aiutare i suoi nel lavoro dei campi e nelle faccende domestiche. Da ragazza leggeva assiduamente libri di Storia Sacra e insegnava il catechismo in parrocchia.

Leggi tutto

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy Se vuoi saperne di piu o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la privacy policy.

  Accetto cookies da questo sito.
EU Cookie Directive Module Information