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Marola di Torri di Quartesolo
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Informazione per i Pellegrini
Mons. Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, con il Decreto dell'8 settembre 2014 ha stabilito che la Chiesa Parrocchia "Presentazione del Signore" sia anche "Santuario Diocesano Beata Mamma Rosa". La nostra chiesa - dice don Dario Guarato, arrivato a Marola come parroco nel 2007, con il compito di implementare la devozione - deve diventare il santuario della famiglia, perché la famiglia deve avere il primato nella pastorale, nella nuova evangelizzazione. E, d'altra parte, mamma Rosa è stata l'angelo di una famiglia numerosa e a lei si rivolgono le spose che non riescono ad avere figli, chiedendo il dono della maternità». La chiesa è meta di pellegrinaggio. Una decina di pullman su un anno, parecchie auto private, circa 5.000 persone vanno annualmente a incontrare mamma Rosa; sono già state distribuite quasi 200mila immaginette sacre. Poi ci sono molte persone che entrano durante la giornata per un momento di preghiera. «Non si tratta di folle, lo definirei un pellegrinaggio a gocce - riprende don Dario -. Entrano, si fermano in preghiera, lasciano una frase nel registro. Senza caos, senza eccessi, nello stile di mamma Rosa, che era una donna semplice, piccola di statura, ma grande di cuore. Oltre che essere venerata dalle spose, lo è anche dai catechisti - ne arrivano parecchi -, perché è la loro patrona. Poi vengono i frati perché è terziaria francescana». Si va verso la canonizzazione? «Per la canonizzazione serve un altro miracolo. Tuttavia, sembra che ci sia stato. In America, una coppia clinicamente sterile, dice che, dopo essersi raccomandata a mamma Rosa, ha avuto la gioia di una figlia. Ovviamente, va verificato. Riemerge qui la fertilità della vita. Se ci fosse la canonizzazione, credo che il senso fidei sarebbe proprio nel suo essere mamma e catechista», conclude don Dario.