Sposa
La famiglia Barban, vicina a quella dei Fabris, fu colpita da un lutto: Stella Pierina, la giovane moglie di Carlo mori, lasciando in tenera età due bambine.
Si chiese aiuto a Rosina Fabris che accettò volentieri, facendo da mamma alle due bambine. Dopo tre mesi Carlo, giovane vedovo le chiese di sposarlo.
Rosina, seguendo il consiglio dei parenti e del parroco, accettò, soprattutto per poter accudire come una mamma le piccole orfane. Vide in questo matrimonio la volontà di Dio, tante volte chiesto di manifestarsi. Il 5 maggio 1886 Carlo e Rosa si sposarono nella chiesa di Marola.
Entrando nella famiglia Barban, Eurosia era cosciente che non andava a fare la 'signora' come si dice. Il marito Carlo, possedeva dei buoni e produttivi campi, ma il padre Angelo si era lasciato truffare lasciando il figlio in una pesante situazione debitoria. Rosa esortava alla fiducia il marito: "coraggio, Carlo, vedrete che il Signore ci aiuterà".
Interessante quanto dice il Vaticano II° sul Matrimonio: "Il bene della persona e della società umana e cristiana è connesso strettamente con una felice situazione della comunità coniugale (GS 47).
La famiglia e il matrimonio sono strutturati sul modello dell'alleanza tra Dio e il suo popolo, tra Cristo e la sua chiesa (cfr.Ef. 5, 21-33).
Il Signore si è degnato di sanare, perfezionare ed elevare questo amore con uno speciale dono di grazia e carità.
Un tale amore, unendo assieme valori umani e divini, conduce gli sposi al libero e mutuo dono di se stessi, che si esprime mediante sentimenti e i gesti di tenerezza e pervade tutta quanta la vita dei coniugi.(GS 49)".